Kagan R.
Il Ritorno della Storia e la Fine dei Sogni
Roma, Editori Riuniti, 2008
«Il mondo è tornato a essere normale. Gli anni seguiti alla fine della guerra fredda avevano generato l’impressione che fosse sorto un nuovo tipo di ordine internazionale caratterizzato dalla scomparsa degli stati-nazione o dalla loro crescita comune, dalla soluzione dei contrasti ideologici, dalla mescolanza delle culture e da commerci e comunicazioni sempre più liberi. Semplici cittadini e classi dirigenti sognavano “un mondo trasformato”. Ma era solo un miraggio».
Lo stato-nazione è forte come in passato, le vecchie ed esplosive ambizioni del nazionalismo rimangono vive e così le antiche passioni e rivalità fra i popoli. Gli Stati Uniti mantengono il primato di superpotenza mondiale, ma sono comparsi altri agguerriti protagonisti: Europa, Russia, Cina, Giappone, India e Iran sono decisi a trovare una collocazione più autonoma e incisiva nel panorama internazionale, aspirazione certo legittima, che innesca però insidiose minacce di conflitti regionali. Inoltre, la pericolosa frattura apertasi fra il liberalismo occidentale e le nuove autocrazie di Mosca e Pechino rende instabile l’intero scacchiere asiatico e mediorientale, e scuote il tradizionale legame fra Europa e America.
La scena mondiale è resa poi ancor più complicata dalla violenta offensiva lanciata dai fondamentalisti islamici contro le culture e i poteri laici moderni, accusati di aver corrotto il mondo musulmano. Robert Kagan, autore di brillanti saggi fra cui Paradiso e potere, definito il «manifesto del neoconservatorismo».